Linda Castano

Le lentiggini si accalcano sulla mia pelle color del latte, che profuma di giovinezza, di vita, di allegria. Sere d'estate in compagnia di amici, musica e risate ci avvolgono, nel desiderio inconscio di assaporare la vita. Siamo giovani, la vita è a portata di mano e noi la assaporiamo nel pieno godimento dei sensi.
È l'una di notte, il buio avvolge la terra e osserva curioso la luce dei nostri cuori giovani. Mi stacco dal gruppo, come Cenerentola ho un orario da rispettare. Sorrido, nonostante tutto, nonostante la voglia di rimanere mi attanagli le ossa. Allontano i capelli, socchiudo le palpebre ancora cariche di desiderio e infilo il mio casco. Col cuore di pietra accendo il motorino. Stasera la luna è nascosta, stasera ho paura. Il rombo del motorino rompe il silenzio mentre seguo le curve del mare. I pensieri sono liberi, ma si incastrano in un'inquietudine strana...
È la stessa notte, è lo stesso mare, è lo stesso motorino, ma quella lì a terra, sommersa dal sangue...chi è? Mi avvicino leggera per guardare meglio. Sono io! Il gelo mi avvolge per la consapevolezza di non poter più vivere. Le persone si accalcano attorno al mio corpo straziato, hanno paura. Vociferano, urlano, si ammutoliscono, incollando i loro occhi su ciò che resta della mia vita.
Io non capisco, non ricordo cosa è successo. Dicono un incidente, ma come fa il mio motorino ad essere dal lato opposto della strada, rispetto al mio corpo? Dicono che correvo, ma come mai il motorino non ha nemmeno un graffio? Dicono che bevevo, che mi drogavo, dicono, dicono, dicono...come sempre falsità, per nascondere la verità. Urlo, non è vero. Io volevo solo vivere, godere del sole e del mare, ma nessuno mi sente...
Il mio corpo squarciato viene portato via, mentre una donna, con l'acqua allontana il mio ricordo da quella strada piena di segreti. Il mio sangue scorre nel tombino, con le prove del mio omicidio.
No, la mia vita non ha avuto un lieto fine, come quella di Cenerentola.
La mia vita non ha incontrato il principe azzurro.
È finita, per sempre. La gente dimentica.
5 luglio 2003
PS: io non dimentico... ©