LA FAMIGLIA CLISTERE

Il clistere è un medicamento necessario per chi, nutrendo cattiveria ingloba dentro di sé quegli umori poco salutari che rendono l'intestino una pattumiera. Oggi mangio invidia, domani faccio un torto a qualcuno, dopodomani rubo qualcosa, alla fine della settimana, un palloncino doloroso spinge verso l'anima. E' innegabile, non si sceglie la famiglia in cui si nasce, il DNA è quello che è, non ci si può trattenere se l'aroma maligno ci passa sotto il naso. Ma il dolore e l'odore, nostro malgrado, ci scoppiano dentro. Per porre rimedio all'esplosiva situazione, una famigliola del mio paese, decise un dì di procedere all'espulsione, tramite clistere, del marciume interiore: una massa gassosa impossibile ormai da contenere. Si passarono felici una mattina quella pipetta miracolosa, la appoggiarono nel foro di uscita e, di li a breve, con pochissimo sforzo, liberarono il corpo da odio e cattiveria. Era felice la famigliuola: i bimbi correvano leggeri su per le scale, i genitori cominciarono a saltare, e i nonni, svuotati pure nel cervello, si passavano soddisfatti la mano sull'ombelico del mondo. Si erano liberati da sozzure e veleni. Erano liberi di andare per il mondo. Ma chi nasce rotondo, quadrato non può diventare, motivo per cui, nell'arco di poche ore, cominciarono a malignare, a provare invidia, ad augurare del male, ad imbrogliare, pur battendosi il petto di fronte al Signore. Fu naturale arrivare alla sera con lo stomaco gonfio, fu naturale ripetere il clistere la mattina seguente. Diventò così un impegno costante: cattiveria accumulata, espurgo assicurato. In fila ogni mattina, si passavano il clistere. Ogni mattina la famiglia provvedeva, rispettando la fila, a clisterizzare il posteriore per vivere una giornata di leggerezza. Fu così che il vicinato cominciò ad etichettarli: questa famiglia buffa, all'apparenza gentile, ma maleodorante in realtà, divenne così "La famiglia Clistere". Un monito per chi vuol capire, per chi guarda al di là delle apparenze...