La bambina col cappottino rosa

"Siamo come in una guerra" afferma il TG...di colpo come un dejavu sono catapultata nel passato, in una storia di famiglia..
Era giovane mio nonno Cosimo, erano gli anni della seconda guerra mondiale, tutto il suo mondo era stravolto e il suo cuore tremava di paura per l'incertezza e la necessità di proteggere la famiglia... Il suono delle sirene avvisava degli attacchi aerei: si lasciava tutto, ogni cosa cara. E lui, come gli altri portava con sé solo la propria vita: la sua famiglia.. In fretta afferrò moglie e figlio, tenendo nel frattempo, fra le braccia possenti la piccola di casa: una bomboniera paffutella dagli occhi giganti. La bimba non capiva la gravità del momento nel suo cappottino rosa, fra le braccia di papà si sentiva una principessa, al sicuro. Era strano osservare dall'alto .. vedere correre tutti.. "certo si staranno divertendo.. anch'io voglio correre con loro" pensava mentre cercava di scendere per giocare..Ma mio nonno sussurrandole all'orecchio la invitava a stringersi più forte a lui, solo così avrebbero vinto.
Usciti fuori, il cielo di Taranto era illuminato da tanti fuochi d'artificio, e i suoi occhi di bambina si aprivano ancora di più. Il rumore forte la spaventava...ma lei era al sicuro in braccio al suo papà. Arrivò un boato, uno scoppio, un incendio .. una bomba aveva colpito l'arsenale. Fu terribile, come uno squarcio dentro il petto, a rallentatore, come al cineteatro, tutta la famiglia osservò la luce che inondava il cielo. Le lacrime scorrevano lente, la paura si era impadronita delle loro anime e anche la bambina dal cappottino rosa capi che non era più un gioco, ma qualcosa che era capace anche di distruggere la gioia infantile..si strinse forte al papà e nascose i suoi grandi occhi fra le falde del cappottino rosa...forse così avrebbe riavuto la speranza, forse, nascondendosi nel suo cappottino, avrebbe rivisto la sua vita tinta di rosa.
Con affetto immenso dedico questa storia a mia zia Rosaria, che me ne ha parlato perché la raccontassi. TVB