FB

10.09.2021

Ho iniziato ad apprezzare FB proprio a causa della pandemia.

Mi ha permesso di parlare nonostante il silenzio. Comunicare, ridere, scherzare, anche pettegolare.

Mi si è aperto un mondo che fino a quel momento avevo criticato, ritenendolo inconsistente, falso, ostentato. Per alcuni versi lo penso ancora. Ma il "mio essere me" mi rende libera, anche di cambiare opinione, senza rancore, con forza, soffrendo alcune volte, perché col tempo si cresce, anche in pazzia.

Per mia natura vivo la vita con un setaccio, ricercando quella pietruzza preziosa fra la sabbia.

Critica, osservatrice attenta, poso l'occhio dove gli altri non vedono, ascoltando sfumature silenziose che mi urlano dentro.

Mi ha insegnato tanto FB, anche a conoscere più a fondo gli amici. Ma soprattutto mi ha aperto gli occhi sul concetto di libertà.

Sono figlia del '68 e di un uomo che è stato capace di stimolare la mia indipendenza, tirando fuori rabbia dalla mitezza.

Con FB ho capito che è proibito avere un parere diverso. Bisogna essere tutte pecore dello stesso gregge per non venire attaccati dal lupo.

Con FB ho preso atto della falsità di alcune persone. Principi solidi vengono propinati nei post a salvaguardia della diversità: di genere, di colore, di religione. Ma guai se ad essere diverso è il tuo pensiero. Chi tutela la diversità, attacca per distruggere la "mente diversa".

La natura umana è strana. Ti costruisci nel tempo, una maschera di dignità e la distruggi su FB con commenti maleducati, insulti, auguri di morte e malattia, sorrisi insulsi di chi non ti sa rispondere.

Però papà sono felice, perché col mio urlare gentile, quella maschera gliel'ho fatta cadere...©

© 2020 Eunice Bello. Tutti i diritti riservati.
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